Chi siamo

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Domenica, 07 Gennaio 2024 16:33
Oggi, 7 gennaio 2024, la nostra Sezione compie ben 149 anni dalla sua fondazione. Ad accoglierne la costituzione, l'Adunanza del 7 gennaio del 1875, comunicata…
Venerdì, 15 Dicembre 2017 17:48

CONSIGLIO DIRETTIVO SEZIONALE e DELEGATI SEZIONALI 2023-2025

ll Consiglio Direttivo della Sezione nella riunione del 09 gennaio 2023 preso atto degli esiti delle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2023-2025 (esito elezioni rinnovo cariche sociali 23-25 ) e raccolte le adesioni degli eletti ha nomiato Presidente della Sezione Roberto Zanzucchi.

Di seguito la nuova composizione delle cariche sociali:

CONSIGLIO DIRETTIVO
Zanzucchi Roberto - Presidente 
Bertè Gianfranco - Vice Presidente
Prosperi Carlo - Tesoriere
Rivara Pier Giorgio – Segretario

CONSIGLIERI: Alinovi Danilo, Frazzi Luca, Giovanardi Gian Luca, Moia Walter, Noberini Mauro, Poggi Giovanni,  Schianchi Michela, Tarana Marco, Zanetti Silvia.

DELEGATI SEZIONALI: Bertè Gianfranco, Chiari Severino, Giovanardi  Gianluca, e Moia Walter e Zanzucchi Roberto.


               
La nostra Storia

Il Club Alpino Italiano a Parma nacque ufficialmente il 7 gennaio 1875: in quel giorno la Direzione Centrale del CAI, allora a Torino, accolse la domanda formulata da un Comitato promotore locale: da allora la Sezione di Parma risultò regolarmente costituita e fu, in ordine di fondazione, la quindicesima delle Sezioni del CAI.

Facevano parte del Comitato, tra gli altri, Giovanni Mariotti, Pellegrino Strobel, Giovanni Passerini, Camillo Rondani, Gian Lorenzo Basetti, Luigi Pigorini e Stefano Sanvitale. Primo Presidente fu Passerini che, di lì a poco (24 aprile) convocò l’Assemblea, che, in data 6 maggio 1875 ridefinì la Sezione con la nuova denominazione di "Sezione dell'Enza" e nuovo regolamento,  raggruppando 136 Soci suddivisi tra le città di Parma e Reggio Emilia, uniti dal motto “Duae urbes una civitas”. Il Presidente fu nominato alternativamente fra i Soci di Parma e di Reggio Emilia fino al 1893, quando venne eletto Giovanni Mariotti, che portò definitivamente la sede a Parma e condusse la sezione fino al 1935, anno della sua morte. La Sezione rimase tale fino al 1932, anno in cui vennero costituite due Sezioni del tutto autonome.

Giovanni Mariotti, entusiasta seguace di Quintino Sella, fondatore del Club Alpino Italiano il 23 ottobre 1863, si distinse per la vivace attività organizzativa, nonostante i suoi molteplici impegni (fu sindaco di Parma per circa 15 anni tra il 1889 ed il 1914, nonché deputato e senatore del Regno d’Italia) e per il grandissimo carisma che seppe esercitare fino alla sua morte il 28 febbraio 1935.

L'11 agosto di quell’anno gli venne dedicato il rifugio del Lago Santo Parmense, costruito dalla Sezione ed inaugurato il 12 settembre 1882 quale capanna-ricovero per escursionisti.

La prima escursione sulle Alpi venne realizzata nel 1893 in Valtellina con salite al Piz Umbrail (m.3034) ed al Ghiacciaio dei Forni, mentre cinque anni più tardi, il 9 e 10 settembre 1898, al socio Aldo Albertelli riuscì l'ascensione alla Punta Gnifetti (m. .4556) nel Gruppo del Monte Rosa: avvenimenti del tutto eccezionali per l'epoca e per una Sezione di "pianura".

Fra il 9 ed il 14 settembre 1910, durante il 41° Congresso degli Alpinisti Italiani, che venne organizzato a Parma, i congressisti intrapresero un trekking ante-litteram da Parma a La Spezia, toccando Canossa, Bismantova, Alpe di Succiso, Passo del Lagastrello, Capanna del Lago Santo (l'attuale rifugio Mariotti), Pontremoli e proseguendo per l'attuale tracciato della Via Francigena.

Gli anni della Prima Guerra Mondiale videro la sospensione dell'attività sezionale che riprese nel 1922 con una grande escursione al Monte Cusna, a cui fecero seguito attività già più articolate anche sulle Alpi. Con la scomparsa di Mariotti nel 1935, iniziò un lungo periodo di crisi all'interno della Sezione, che si protrasse fino alla fine del secondo conflitto mondiale. Nel 1945 diventò presidente il senatore Giuseppe Micheli (deputato all’Assemblea Costituente e Ministro della Marina nel secondo governo De Gasperi), che resse la Sezione fino al 1948, anno della sua scomparsa. A questi fu dedicato il rifugio di Schia, ristrutturato nell'immediato dopoguerra insieme al Mariotti, a seguito dei danni subiti durante la Resistenza. Quest'ultimo, in particolare, fu teatro di un fatto d'arme avvenuto nel marzo 1944 tra un gruppo di partigiani asserragliati al suo interno ed un reparto nazi-fascista.

Sotto la presidenza di Giovanni Ardenti Morini, successore di Micheli, fu ridato slancio alla tradizionale attività del Club, alle prime segnature dei sentieri, ancora esclusivo appannaggio dei soli soci conoscitori dei luoghi, all'organizzazione di conferenze e concorsi fotografici, alla fondazione del periodico sezionale "L'Orsaro" ed al potenziamento della Biblioteca Sezionale. Si costituì una Commissione Scientifica, un gruppo di Sci di Fondo ed un Gruppo Speleologico, che svolse attività solo per pochi anni a partire dal 1950. Dopo Ardenti Morini, chiamato alla Presidenza Generale del sodalizio nel 1956, venne eletto Giuseppe Vignali, lo "Zio", che guidò la Sezione fino al 1975. Lo slancio di Vignali si tradusse in un forte dinamismo nelle attività sezionali, con la nascita della Scuola di Alpinismo nel 1967, del Gruppo Corale "Mariotti" nel 1970 e della Commissione Alpinismo Giovanile nel 1972.

A Vignali succedette Romano Sarti, l'Alpino, che si dedicò alla ciclopica ristrutturazione del rifugio Mariotti secondo i caratteri architettonici attuali. Durante la sua presidenza fu fondata nel 1980 la Scuola di Scialpinismo e fu costituito il primo nucleo di Soccorso Alpino.

Francesco Terzi, che resse la Sezione fino al 1989, realizzò l'alienazione del rifugio Micheli di Schia, che aveva ormai perso le originarie caratteristiche di rifugio alpino, e l'acquisizione e ristrutturazione della fabbrichetta di viale Piacenza, attuale Sede della Sezione, inaugurata il 23 dicembre 1989. Durante la sua presidenza si costituì la sotto-sezione di Fidenza e nacquero le prime spedizioni alpinistiche extraeuropee come "CAI Parma 8000" nel 1985 e "Patagonia 87".

La riorganizzazione della Sezione fu portata avanti sotto la presidenza di Roberto Montali, che sviluppò attività quali il Soccorso Alpino, con la costituzione della Stazione Monte Orsaro, rilanciò la Commissione Sentieri con l'iniziativa "Adottiamo un sentiero" e istituì la Commissione TAM (Tutela Ambiente Montano) e il Gruppo Fotonatura, che si resero particolarmente attivi nell'organizzazione di manifestazioni culturali.

In collaborazione con la Regione vennero pubblicate le due carte escursionistiche in scala 1:50.000 "Alto Appennino Est" (1994) ed "Alto Appennino Ovest" (1998) con la collaborazione di associazioni ed amministrazioni locali.

Il 1999 vide la realizzazione di un progetto CAI integrato tra la sezione di Parma e le consorelle della Lunigiana e la collaborazione dell'Amministrazione Provinciale di Parma: il percorso escursionistico della "Via Francigena" da Collecchio a Sarzana, oltre alla realizzazione di una specifica carta escursionistica in scala 1:25.000 per il versante parmense.

I presidenti che si succedettero negli anni furono: Giovanni Passerini (1875-1880), don Gaetano Chierici (1880-1882), Pellegrino Strobel (1883-1885), Augusto Liuzzi (1886), Giuseppe Medici (1887-1888), Giovanni Mariotti (1889-1892), Vezzani Pratonieri (1892-1893), Giovanni Mariotti (1893-1935), Mario Righi (1935-1940), Filippo Magawli (1941-1945), Giuseppe Micheli (1945-1948), Giovanni Ardeni Morini (1949-1956), Giuseppe Vignali (1956-1975), Romano Sarti (1976-1981), Francesco Terzi (1981-1989), Roberto Montali (1990-1998), Stefano Mordazzi (1999-2004), Guiduberto Galloni (2005-2010), Fabrizio Russo (2011-2016), Gian Luca Giovanardi (2017-2021), Roberto Zanzucchi (2021 in carica).

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